Come affrontare la morte di un animale domestico
In questo articolo parliamo di elaborazione del lutto in seguito alla morte di un animale domestico. Ognuno di noi vive quest’ esperienza in modo diverso e non sempre è facile superare questo momento.
Il lutto va elaborato
Il lutto per la morte di un animale domestico va elaborato. Fingere di essere forte e apparire sorridente non aiuta ad elaborare il lutto. C’è un tempo per il dolore e un tempo per essere forti e guardare al futuro.
Il tempo per il dolore va rispettato, non nascondere il dolore dietro una corazza.
Circondati di persone che comprendono il tuo stato d’animo e parlane apertamente. Parlare non riporterà in vita il tuo animale domestico ma ti aiuterà a buttare fuori il dolore.
Durante la nostra attività di volontariato con i gatti, abbiamo dovuto affrontare molte perdite poiché abbiamo accolto spesso gatti malati o anziani. Il mio primo istinto in quei momenti era staccare i pensieri, dedicarmi ad altro e portare la mente altrove e ho capito che il dolore non va via se lo nascondi, rimane sempre lì intrappolato dentro di te.
Pensa che il tuo animale è stato felice con te
Questa è una cosa che dico sempre a chi mi chiede un consiglio su come superare il dolore per la morte di un animale domestico. Tanti animali non hanno la possibilità di ricevere cure e amore per tutta la loro vita. Il tuo animale invece, ha avuto la fortuna di avere te e di aver vissuto una vita ricca di felicità. Pensa ai ricordi più belli degli attimi trascorsi insieme e a quanto siete stati fortunati per tutto il tempo che vi è stato concesso. Con i miei gatti ex randagi ho sempre cercato di farmi forza, pensando che avrebbero potuto morire in strada da soli, senza neanche una coccola, invece hanno avuto il privilegio di conoscere il calore di una casa e l’amore di una famiglia. Pensare alle cose belle aiuta a farci stare meglio, in un momento in cui vediamo tutto nero.
Non sentirti in colpa
Quando si tratta di un animale domestico morto per malattia, frequentemente siamo portati a dover fare una scelta. Ricorrere all’eutanasia o insistere con le terapie. Sarebbe bello se potessimo avere la certezza della scelta giusta ma in realtà ogni volta è un grande punto interrogativo pesante quanto un macigno sulla schiena. Personalmente davanti a una malattia terminale in stadio avanzato, io sono favorevole all’eutanasia e contraria all’accanimento terapeutico, ma spesso è difficile capire quando è il momento giusto. Sono scelte talmente delicate e personali che non possono essere giudicate né dagli altri, né da noi stessi. Talvolta infatti, siamo proprio noi i peggiori giudici contro noi stessi. Se ti stai chiedendo se hai fatto la scelta giusta o sbagliata, io ti dico che hai fatto semplicemente la scelta che ritenevi giusta e l’hai fatta per amore del tuo animale domestico. Non hai nulla di cui rimproverarti.
Il momento dell’addio
Una volta una veterinaria disse che consiglia alle persone di praticare l’eutanasia al proprio animale domestico, in ambulatorio, piuttosto che a casa.
Anche questa è una scelta molto personale, ma io ho sempre seguito questo consiglio per evitare di collegare i luoghi della mia casa al luogo dove è morto il mio animale. Naturalmente il consiglio se possibile è di stare insieme a lui fino alla fine, capisco che è doloroso ma un domani potresti rimpiangere di non essergli stato vicino.
Su questo punto vorrei fare una specifica, può capitare che il tuo animale sia ricoverato in gravi condizioni e tu non possa raggiungerlo nell’immediato nell’eutanasia, a me è capitato diverse volte che non potessi raggiungerlo per accompagnarlo e ho preferito lasciare che i medici lo addormentassero senza di me per evitare di prolungare ulteriormente le sue sofferenze fisiche. So che è dura, ma dobbiamo metterci anche nei panni del nostro animale domestico, chiederci se ha dolore, se ha nausea, se non riesce a respirare bene ecc.. Se possibile chiedi consiglio al veterinario, chiedigli cosa farebbe se l’animale fosse il suo, non sei solo in questa scelta, fatti aiutare e tutto sembrerà un po’ più semplice.
Impariamo ad ascoltare
Quando un nostro amico si sfoga raccontandoci la morte del suo animale domestico, lasciamolo parlare e ascoltiamolo con pazienza. Non interferiamo parlando dei nostri animali che non ci sono più, in quel momento il nostro amico vuole parlarci del SUO animale e del SUO dolore. Al contrario, possiamo abbracciarlo e fargli capire che gli siamo vicino e che siamo lì ad ascoltare il suo dolore finché non si sentirà meglio.
Un nuovo amico a quattro zampe
Ritengo di essere stata molto fortunata ad avere molti animali domestici, perché non ho mai dovuto provare la sensazione di tornare a casa e sentire il silenzio di una casa vuota.
Posso immaginare però come ci si possa sentire, per questo motivo ti dico non sentirti in colpa se desideri accogliere un nuovo animale domestico dopo la morte del tuo cane o gatto.
Siamo esseri umani, abbiamo bisogno di dare e ricevere amore.
Non fare l’errore di cercare un nuovo animale che somigli al precedente, questo ti farà solo soffrire poiché per quanto ti sforzi, non sarà mai uguale.
Sarà un amore nuovo, diverso dal primo, sarà al tuo fianco e ti farà tornare il sorriso.
Fidati, tornare a casa e trovare una codina festosa ti darà la carica per ricominciare ad amare e sorridere.
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